“Islamico” e “islamista”, significato e uso

Islamico  e  islamista: valore semantico dei suffissi italiani e uso giornalistico dei termini

[…] L’aggettivo e il sostantivo islamico  derivano dal nome arabo Islām (إسلام), che designa la fede musulmana, ma anche il sistema politico-culturale correlato, e ancora l’insieme delle nazioni che professano tale religione; a Islam si aggiunge il suffisso -ico. Islamista, aggettivo e sostantivo, è formato sempre da Islam e dal suffisso -ista. Una prima differenza importante sta proprio nel valore semantico che possono esprimere i due suffissi italiani: -ico ha di norma solo un valore neutro e islamico  significa semplicemente “relativo all’Islam, caratteristico dell’Islam”, come sostantivo significa “seguace dell’Islam o dell’islamismo; -ista, invece, forma aggettivi e sostantivi che si riferiscono soprattutto a persone, ed è spesso legato a nomi che escono in -ismo e designano filosofie, teorie, fedi, posizioni politiche, correnti artistiche, ma anche stili, mode. Sia -ismo sia -ista possono essere adoperati anche per dare una connotazione negativa, ironica o polemica alla base nominale. Consultando cinque dizionari della lingua dell’uso − Sabatini-Coletti, Garzanti e Treccani online, Gradit di Tullio De Mauro e Zingarelli cartacei: islamista (sostantivo) ha un primo, ‘storico’ significato condiviso da tutti, “studioso dell’Islam”, ma Sabatini-Coletti e Gradit si fermano qui; invece Treccani, Garzanti e Zingarelli aggiungono una seconda accezione, “sostenitore di un Islam tendente al fondamentalismo”, come scrive Garzanti, e Zingarelli nota che “l’uso di islamista come ‘seguace dell’islamismo radicale’ è una novità piuttosto recente, promossa dal linguaggio giornalistico“. Leggendo la voce islamismo  abbiamo la conferma dell’esistenza di due atteggiamenti diversi da parte dei nostri lessicografi: per Sabatini-Coletti e Gradit si tratta di un semplice sinonimo di Islam; per Treccani, Garzanti e Zingarelli, oltre a questa accezione neutra, c’è anche quella più recente di “tendenza fondamentalista, integralista e radicale, che si esprime all’interno dell’Islam”. Invece il sostantivo islamista è usato prevalentemente nell’accezione negativa di “fondamentalista islamico, estremista islamico”. Come aggettivo, islamico può trovarsi associato sia a sostantivi descrittivi (mondo, cultura, religione islamica, tradizione islamica) sia a sostantivi semanticamente marcati (integralismo, estremismo, violenza, terrorismo); come sostantivo, islamico  non è invece investito esplicitamente dalle connotazioni negative che si legano oggi a islamista

Silverio Novelli per la rubrica Accademia d’Arte Grammatica (min. 16:43 – 20:37), puntata “Il racconto del sacro” (20 dicembre 2015) de La Lingua Batte di Radio 3

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[…] Fino a poco più di un decennio fa, islamista  era un sostantivo indicante uno ‘studioso della cultura islamica’, mentre l’aggettivo islamico si riferiva genericamente al rapporto con l’Islam o con l’islamismo inteso sia come religione, sia come sistema politico, sociale e culturale. L’italiano inoltre dispone o, per meglio dire, disponeva anche delle forme maomettano e musulmano, usate più spesso in riferimento a persone: uno studente musulmano rispetto alla cultura islamica, i popoli maomettani rispetto ai paesi islamici. In particolare il secondo termine è ormai quasi scomparso dall’uso. Possiamo datare, almeno approssimativamente, al 2002 il momento in cui islamista, sempre come sostantivo maschile, passa a indicare nella lessicografia, soprattutto nel linguaggio giornalistico, anche un ‘sostenitore (anche fanatico) dell’islamismo come unica religione; fondamentalista islamico’… […] L’uso giornalistico di islamista  per ‘aderente ai movimenti terroristici di matrice islamica’ e, in funzione di aggettivo, riferito a tali movimenti … risulta precedente alla registrazione in Zingarelli [2003] di oltre un decennio. L’archivio in rete della “Repubblica” mostra infatti la prima attestazione del sostantivo nel 1987… […] molte vicende… hanno imposto all’attenzione internazionale la questione del fondamentalismo islamico e delle sue espressioni armate. Di fronte alla necessità di “raccontare” questa evoluzione all’interno della complessa compagine del mondo islamico, la stampa ha semplicemente attivato una possibilità offerta dal sistema della lingua italiana, creando la contrapposizione semantica tra islamico e islamista.

Islamico e islamista, Accademia della Crusca (25 maggio 2015)

 

📌 Per un confronto sull’uso dei due termini in lingua spagnola:

Los términos islámico e islamista no tienen el mismo significado:  islámico  es aquello que está relacionado con el islam: cultura islámica, arquitectura islámica…, mientras que  islamista  hace referencia a los musulmanes integristas.

«islámico» e «islamista», diferencia, Fundéu BBVA (4 de febrero de 2011)

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